Pensionati all'estero: una scelta con vantaggi soprattutto fiscali
22 nov 2024 | 3 min di lettura
Negli ultimi anni sono aumentati i pensionati italiani che scelgono di trasferirsi all'estero.
Questo fenomeno, una volta considerato un sogno lontano, è oggi una realtà concreta per molti. Le ragioni alla base di questa decisione sono molteplici: dalla ricerca di un miglior potere d'acquisto al desiderio di vivere in un clima più mite e accogliente, oltre che di godere di vantaggi fiscali non indifferenti. Quali sono i fattori principali che spingono i pensionati a fare questa scelta? Su Facile.it, leader nel confronto tra assicurazioni viaggio, approfondiamo l'argomento.
Pensioni integrative e trasferimento all'estero
Quando si considera un trasferimento all'estero, è cruciale comprendere la differenza tra le pensioni statali obbligatorie e quelle integrative. Le pensioni integrative rappresentano un risparmio aggiuntivo che integra il trattamento pensionistico di base offerto dallo Stato. Ma come cambia la gestione di queste pensioni con un cambio di residenza?
La normativa dell'Unione Europea garantisce che i diritti pensionistici non vengano compromessi per chi si trasferisce all'interno dell'UE. Tuttavia, è fondamentale verificare le specifiche condizioni del paese di destinazione per evitare sorprese sgradite.
Le destinazioni più popolari
Tra le mete più ambite dai pensionati italiani, spiccano diversi paesi europei. Il Portogallo, ad esempio, è molto richiesto grazie a una politica fiscale favorevole e a un costo della vita contenuto. Anche Cipro e Malta attraggono per il loro clima mediterraneo e la qualità della vita, mentre la Spagna si distingue per cultura, sole e servizi sanitari eccellenti.
Nazioni dell’Est Europa come Romania, Bulgaria e Croazia stanno guadagnando popolarità grazie ai costi di vita estremamente bassi, rendendole una scelta ideale per chi desidera ottimizzare le proprie risorse economiche.
Vantaggi economici
Uno dei principali incentivi al trasferimento è il costo della vita più basso rispetto all’Italia. Ad esempio, in Bulgaria si può affittare una casa spaziosa per meno di 500 euro al mese, e in Portogallo si può vivere vicino al mare con una cifra simile. Inoltre, molti paesi offrono agevolazioni fiscali significative.
In Portogallo, i "residenti non abituali" sono esenti dalle imposte sul reddito per i primi dieci anni. In Bulgaria, l'esenzione è totale e senza limiti di tempo, mentre a Cipro l'aliquota fiscale è appena del 5%.
Vicinanza geografica e culturale
Oltre agli aspetti economici, la prossimità geografica e culturale gioca un ruolo determinante. Paesi come il Portogallo e Cipro condividono affinità culturali con l'Italia, rendendo più facile l'adattamento. La vicinanza fisica consente di mantenere forti legami con la famiglia e il proprio paese d'origine. Inoltre, la somiglianza linguistica con lingue come il portoghese, lo spagnolo o il romeno facilita ulteriormente l'integrazione.
Sfide burocratiche e sanitarie
Il trasferimento all'estero comporta alcune sfide burocratiche e sanitarie. Cambiare residenza è essenziale per accedere alle agevolazioni fiscali offerte. Senza un cambio ufficiale, i benefici possono essere negati. Sul fronte sanitario, è importante verificare la disponibilità di farmaci nel paese di destinazione e stipulare un'assicurazione sanitaria pensionati che copra eventuali emergenze o il rimpatrio. Questi dettagli sono cruciali per evitare problemi durante il soggiorno all'estero.
Previdenza complementare e mobilità internazionale
La previdenza complementare offre interessanti vantaggi per i pensionati che si trasferiscono all'interno dell'UE. Grazie alle convenzioni internazionali, è possibile sommare i contributi versati in Italia e all'estero per raggiungere i requisiti pensionistici. Inoltre, il PEPP (Pan-European Personal Pension Product) consente la piena portabilità dei fondi pensione in Europa, rappresentando un'opzione innovativa per chi si muove tra diversi paesi.
Tuttavia, è importante ricordare che il PEPP non consente di destinare il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) a questa forma di previdenza.
Alternative all'espatrio
Nonostante i vantaggi del trasferimento all'estero, alcuni pensionati preferiscono rimanere in Italia. Una soluzione per ottimizzare il potere d'acquisto è spostarsi in regioni italiane più economiche. Umbria, Calabria e Basilicata offrono un costo della vita inferiore rispetto alle grandi città del Nord, unito a un clima favorevole e una qualità della vita elevata. Questa scelta consente di godere di benefici economici senza allontanarsi troppo dagli affetti e dalle radici culturali.
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