Vacanze: 63 italiani su 100 pronti a spostarle per ottenere il vaccino anti-Covid

Il 63% dei cittadini italiani è pronto a spostare le date delle vacanze pur di riuscire a ottenere il vaccino anti-Covid.

Il motivo? La maggior parte degli aspiranti vacanzieri non considera rilassante una trasferta segnata dal timore di potersi ammalare, per di più lontano da casa.

Lo svela un'indagine Coldiretti-Ixè.

Il green pass

Per gli italiani, dunque, la protezione della salute continua a essere l'aspetto più importante; mentre soltanto 23 su cento preferiscono andare in ferie, rimandando la vaccinazione. L'8 degli intervistati appare ancora indeciso. Sulla forte preferenza a favore della vaccinazione pesa anche il fatto che, concludendo il ciclo, si può ottenere il passaporto vaccinale: consente di spostarsi più liberamente all'interno dell'Unione europea. Il cosiddetto green pass è quindi un obiettivo importante.

Il criterio di scelta

L'indagine ovviamente conferma che l'emergenza sanitaria ha condizionato molto la scelta delle mete da raggiungere: il 49% avrebbe scelto un altro luogo di vacanza, se la situazione fosse stata normale. Un italiano su tre, tra quelli che andranno in una località di villeggiatura, resterà nella propria regione; appena 6 su 100 (un milione e mezzo) andranno all'estero.

Alla larga dalla folla

Inoltre la situazione sanitaria condiziona anche la scelta delle strutture ricettive in cui soggiornare. Vanno bene quelle che permettono di stare alla larga da assembramenti. È il caso delle aziende agrituristiche, conferma l'indagine Coldiretti-Ixè. Anche b&b, alberghi diffusi e appartamenti in affitto sono molto più richiesti rispetto a prima. Così come vengono usate di nuovo le seconde case ereditate da nonni e genitori.

In cerca di cibo e vini

Le spiagge – precisa Coldiretti – restano il traguardo preferito. Però vanno bene anche il turismo in montagna e quello alla scoperta dei borghi e dei centri minori nella campagna italiana, in alternativa alle destinazioni turistiche prima più battute. Diminuiscono invece le presenze nelle città d'arte. Tra gli svaghi preferiti - accanto a relax e divertimento - c’è l'enogastronomia, con la ricerca dei cibi e dei vini locali.

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Pubblicato da Marco B.